Ci dev'essere un sottile legame di causalità tra il tedesco come linguaggio e il fenomeno del nazismo. Una persona che dalla tenera età per potersi esprimere sia costretta a farlo in tedesco, secondo me accumula delle incazzature grosse a livello inconscio, e queste tensioni poi possono sfociare in fenomeni di violenza collettiva durante favorevoli congiunture storico-sociali. Aggiungo infine che se Hitler non avesse parlato tedesco, avrebbe continuato a fare serenamente l'imbianchino e ad essere un ridicolo nanetto con baffetto e riportino. Per fare il dittatore nazista ci voleva il tedesco, urlato con tutte le sue ZZ e KK e USS e ISH e UZZ. Ce lo vedete a fare il discorso di Berlino in italiano con accento ciociaro, o anche in francese o spagnolo, no. Ah, a proposito, History Channel c'ha rotto le palle con Hitler.
Qualcuno lanci una raccolta firme per fermare la riproduzione di Totò, dei De Filippo e qualche volta di Troisi, sui cartoni delle pizze d'asporto. Ieri a protezione della mia margherita c'era un Totò con fazzoletto rosso al collo che infilava tranci di pizza nelle bocche aperte di Eduardo e Peppino.