Sottovalutare il problema dei rifiuti a Napoli pensando di versarglieli addosso qua e là tenendoli a bada col manganello è una cosa pericolosa. Perché? Perché il napoletano è uno che si lascia fare quasi tutto, uno abituato a dominazioni e soprusi, uno con scarso senso civico, uno che non si pulisce l'uscio, uno che paga la camorra come la findomestic, uno che sangennaro e mammà, uno che matrimonio e tanti figli maschi, uno che maradona e giggidalessio, uno che dateci il lavoro e vivabberlusconi. Però il napoletano ha due livelli di incazzatura, quello buffo da macchietta ascoltabile nei bar e nei bus e quello da Masaniello. Continuare a titillare l'incazzatura da Masaniello non è una cosa saggia, perché se guerra civile sarà, sarà solo da un posto come Napoli, dove non hanno più niente da perdere.
Qualcuno lanci una raccolta firme per fermare la riproduzione di Totò, dei De Filippo e qualche volta di Troisi, sui cartoni delle pizze d'asporto. Ieri a protezione della mia margherita c'era un Totò con fazzoletto rosso al collo che infilava tranci di pizza nelle bocche aperte di Eduardo e Peppino.