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Del perché il cavallo lo sapeva

Ieri sera su un terrazzo, pizze e pezzi di melone alla mano, si è finito per parlare di blog e pian pianino si è arrivati al fatto che Tex era gay e che il cavallo ne fosse a conoscenza. Un preoccupato commensale gay ce l'aveva un po' con me per una presunta volgarità da lui colta nella questione del cavallo. Ho chiarito con lui e riporto lo stesso chiarimento qui.
Non discuto della gaiezza di Tex, ritengo che essa sia acclarata da una serie di comportamenti che potremo approfondire in un altro post. Parliamo invece della difficoltà di un outing nel mondo in cui Tex si muoveva, praticamente impossibile. Lui, che aveva sposato la squaw Lylith per salvarsi il culo, aveva dato luogo ad uno dei primi matrimoni di copertura tra gli eroi dei fumetti. Dopo poco lei muore, e lui non tocca più nessun altra. Grazie a quel matrimonio era diventato Aquila della Notte, con tutta l'esagerata stima da parte del popolo Navajo.
Ve lo immaginate a prendere la parola attorno al fuoco e a dire al cerchio degli anziani: ah carissimi quasi dimenticavo, io sono culattone, rimanga tra noi. E gli altri a guardarsi l'un l'altro e consultarsi preoccupati, e poi: uhm ok Tex, non ci sono grossi problemi a tenere il segreto, ma Aquila della Notte mi sa che lo dobbiamo cambiare, pensavamo a qualcosa tipo Farfalla della Notte, oppure chessò, Aquila Pazza, magari Pazzerella della Notte.. che dici fratello, ti piace? .. E Willeressa?
Uno scenario molto poco plausibile. Come anche supporre che Kit Carson lo sapesse, non possiamo pensarlo neanche lontanamente. Il vecchio Carson, noto omofobico e donnaiolo nonché simpatizzante di Almirante, avrebbe sicuramente abbandonato l'albo già al numero successivo.
A chi glielo andava a dire dunque che era culo? A Tiger Jack? Neanche per sogno, si sarebbe sputtanato con tutta la Nazione Indiana col rischio di un bel mazziatone al ritmo di tamburo. Era un mondo di merda.
Tex Willer parlava dunque del suo reale orientamento sessuale da solo. In quei lunghi tragitti di albe e tramonti. Parlava da solo, se lo diceva e se lo ripeteva mentre cavalcava il suo equino per le praterie del West. Lo urlava nei canyon, giocando con gli echi: Sono ricchionee! chionee, onee. A militare mi chiamavano Sex Willer! Iller, iller! Mi piace la mazzaa! Pazzaa, azzaa! Se lo sussurrava tra una tavola e l'altra, quando il disegnatore non vedeva. Sono gay e c'ho pure una particolare predilezione per i Navajos, come faccio mo', che gli dico a questi. Il cavallo era l'unico ad essere sempre là ad ascoltare in silenzio, sigillando con nitriti di comprensione quegli outing segreti e solitari del suo tormentato cavaliere. Ecco, tutto qua.

Commenti

  1. Un altro molto gay è l'uomo ragno, fidati, basta guardare come si veste. Walter.

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  2. Un altro very frocissimo è pure Robin, l'amico intimo di Batman...

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  3. https://notiziegaydalmondo.blogspot.pt/

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