Passa ai contenuti principali

Omero non conosceva me (Libro III)

Il tipo grassottello che scende dal carro attrezzi sembra reduce da un tuffo in piscina. E' bagnato dalla testa ai piedi, è una creatura liquida, un effetto speciale in 3D fatto col sudore. Si passa subito una mano nei capelli e me la dona, io la afferro con una certa avidità, i due sudori si impastano come in quei patti di sangue di certe organizzazioni malavitose.
Mi fa due domande da copione e poi mentre con una mano risponde al telefonino con l'altra afferra un gancio, aggancia, scarrucola, tira, fuma. Ad un certo punto fa qualcosa alla ruota del suo mezzo e chinandosi ad angolo acuto libera alla luce del sole la famigerata riga del culo. E' come un mostro che affiora per un istante e poi riaffonda negli inferi dei suoi calzoni bollenti.

Mi fa gesti, saliamo sul suo mezzo rovente e rimorchiamo la mia auto fino a Nola, che diede i natali a Giordano Bruno. Nel tragitto glielo accenno per tentare una conversazione, lui mi dice che Giordano non gli piaceva troppo, che vicino a Careca e Maradona ci voleva tutt'altra cosa.

L'officina è in un antro, si scende a precipizio. Spingo contro il cruscotto per non rovinare contro il vetro, lui ha il volante affondato nella panza e continua a guidare afferrandosi anche vari organi interni. Recuperiamo l'orizzontalità. Ci accoglie un tizio magro e scuro, sbriga lui tutte le faccende di scarico e sistemazione dell'auto all'interno, Liquid Man se ne va parlando al telefonino e schizzando tutti.

La diagnosi è pesante, un danno previsto di circa 800 euro, Quann zomb l'iniettor so' cazz amar, specifica in tedesco uno dei tecnici. Da questo momento un paio di tizi si industriano per trovarmi l'auto sostitutiva. Dobbiamo aspettare un fax, no un sms, no una telefonata, bevetevi qualcosa, pigliatevi il caffé, fumatevi una sigaretta, leggetevi il giornale, sentitevi la musica, fatevi due passi fuori che vi chiamo io.

Esco. Appoggiato all'ombra di un fico tinta diesel incenerisco il primo quarto d'ora. Tutto sommato non sono ancora molto turbato dagli eventi, sto incassando la sequenza facendone ricchezza interiore.
Mi concentro su un un disegno fatto sul muro di fronte, è una specie di mandorla gigante con un omino che la tocca con uno strumento, forse un meccanico che la ripara, poi leggo la scritta lì al lato: La fessa scassata di Mariella.

Rifletto sul notevole messaggio dell'opera quando arriva una Fiat Regata con la marmitta rombante, scivola giù come un bob e inchioda sul grasso nero dell'officina. Scende un nano del circo lasciando il motore acceso. Corre dentro. Sento una discussione lontana, poi il nano torna fuori seguito dal capo dell'officina magro e scuro, vengono verso di me. E' il capo a parlarmi.
Dottò vi chiedo una cortesia, visto che state qua senza fare niente che comunque dovete aspettare, potete per favore accompagnare il signore a prendere una macchina da portare qua? Io c'ho tutti i ragazzi occupati e non li posso muovere.

Taccio quel paio di secondi per simulare un minimo di potere decisionale, poi, prevenendo ogni possibile risposta il nano mi apre la portiera. Prego accomodatevi. Mestamente salgo, fingendo un certo disappunto.
Il capo magro e scuro si allontana facendomi il gesto del telefono, mi avrebbe avvisato in caso di notizie.
La Regata si gira su sé stessa manovrata come una puledra dal furioso nano. Sul cruscotto sotto i miei occhi c'è un padrepìo-calamita con la barba e la solita faccia incazzata, la scritta sotto recita: dall'invidia mi guarda dio e dagli incidenti mi guarda padre pio. Penso che almeno siamo coperti. Lui ingrana la prima e parte a bomba, lascia il cambio e mi dà la mano, piacere Giacchino.
(fine Libro III)

Post popolari in questo blog

Abusi alla pummarola

Qualcuno lanci una raccolta firme per fermare la riproduzione di Totò, dei De Filippo e qualche volta di Troisi, sui cartoni delle pizze d'asporto. Ieri a protezione della mia margherita c'era un Totò con fazzoletto rosso al collo che infilava tranci di pizza nelle bocche aperte di Eduardo e Peppino.

Questa di Severina è la storia vera..

..che trombò sul fiume a primavera. Già, questa super gnocca da combattimento, tale Severina Vuckovic , cantante, conduttrice e attrice croata, era proprio nella cabina di un'imbarcazione mentre scopazzava con un tipo alquanto fortunato, nonché sposato, come sottolineano drammaticamente le cronache (e chi se ne frega, aggiungo io). Il sex tape che la riguarda, è uno dei cult della rete. L'ominide se la spupazza per circa un quarto d'ora, di sopra di sotto di lato da dietro davanti da babordo e da tribordo, provvedendo ad innaffiarla e spalmarla di tanto in tanto con dello champagne. Un raffinato, non c'è che dire. Lei è veramente superba, una bellezza ed una femminilità rare. Ovviamente, il fatto ha compromesso la sua brillante carriera di star del pop. Qui il suo sito e qui il fan club al quale mi iscriverò presto. Ma veniamo a noi: il video appare in rete nel 2004, subito scandalo tra i perbenisti. Ma come, proprio lei, l'immagine della moralità in Croazia, c

Salvo di nome e di fatto

Salvatore Bruno , detto Salvo, da Misterbianco con furore. Qualche tempo fa capitai per caso sul suo sito e mi divertii con i video delle sue incursioni nel mondo dello spettacolo alla corte dei vari Costanzo, Volo, Fiorello, Linus ed altri. Il bello è che Salvo non è mai un ospite vero ma sempre un incursore, un disturbatore a caccia di visibilità per sé e per il libro che si è faticosamente pubblicato da solo. Ammirevole la sua tenacia nel rompere le palle per arrivare all'obiettivo. Entra in contatto con Vasco, diventa amico di Red Ronnie, insegue Fabio Volo a Parigi, Barcellona, mette in allerta la security del Parioli, riesce ad irritare Fiorello a radiodue e documenta tutto con dei video ben confezionati. Un tipo non proprio sanissimo e con qualche errore ortografico di troppo. Lo avevo dimenticato fino a questa sera, quando è riapparso a Scorie , il programma dell'ottimo Savino . Sempre clandestino, sempre lo stesso libro tra le mani, si è imbucato tra i concorrenti d