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Diciamo NO a straordinario, insieme possiamo farcela

Giornalisti, opinionisti, public and private speakers vi prego di unirvi a me per questa nobile causa, battiamoci per la salute del nostro linguaggio malato, abusato e morente. Su un blocchetto o sul palmo della mano scriviamoci questa serie di alternative alla parola 'straordinario' e recitiamocele quando nessuno ci vede. Io sono sicuro che possiamo farcela, facciamoci coraggio. Eccezionale, sorprendente, incredibile, stupefacente, sbalorditivo, strabiliante, fenomenale, inaudito, prodigioso, bellissimo, splendido, meraviglioso, formidabile, fantastico, strepitoso, indescrivibile, magnifico, favoloso, senza precedenti, inimitabile, clamoroso, brillante, etc.
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La beatitudine delle Sentinelle in Piedi

Quando vedo fenomeni popolari come le Sentinelle in Piedi , mi rassereno, entro in una condizione mentale alfa che paradossalmente mi libera dalle preoccupazioni. Dopo sporadici allarmi o apparenti eccezioni, tutto il quotidiano circostante ci conferma che questo non è un paese o pianeta per intelligenti o per chi vuole complicarsi la vita con pensieri che vanno oltre un libro, una regola, una tendenza. D’altronde, ce lo insegnano poeti e pensatori, il ricercare, l’analizzare, il capire, sono attività che rendono tristi, sottraggono sicurezza. Meglio dunque il fermarsi in quella forma di statica beatitudine, di loop del pensiero, che rende libere tante di queste belle sentinelle. La migliore descrizione di questa condizione di serena cessazione cognitiva, viene da un detto che un mio anziano parente usava ripetere accarezzandoti il capo: “Eh, beat a’ tte, ca nun capisc nient!”. (Nella scena lui era ovviamente mesto durante la carezza, tu invece lo guardavi compiaciuto con un mezzo s

I tatuati e i decisori di lungo termine

Il tatuaggio è senza dubbio una scelta di lungo termine. Si è chiamati a decidere, spesso con lungo struggimento interiore, se una tartaruga mahori, un pesce esotico mostruoso o un pittogramma orientale possano rappresentarci, campeggiando su parti del nostro corpo, per l'eternità. Nulla di male, se non fosse che spesso le persone che si fanno incidere un tatuaggio appartengono ad una particolare branca della specie umana:  di quelli che dinanzi alla scelta di un gelato fanno fermare la fila in gelateria, perché non riescono ad accoppiare due gusti su un cono. Vabbé dai sono indeciso, fammelo tutto al limome. Gli stessi che chiamano e richiamano la concessionaria per cambiare di continuo il colore della macchina nuova che hanno ordinato e quelli che al ristorante studiano il menu con lo stesso impegno e lo stesso tempo di un esame di diritto amministrativo all'università, mentre il cameriere medita in piedi la loro uccisione con il cavatappi a vite nel cranio. E sono propr

Intervista al grande sceneggiatore Luciano Vincenzoni

Qualche sera fa per caso scopro grazie a Raidue questa intervista di rara bellezza al grande sceneggiatore Luciano Vincenzoni (scomparso nel 2013), di Virginia Zullo. Se amate il cinema, la fantasia e la libertà delle idee vi consiglio vivamente di vederla tutta. Ci sono passaggi mirabili sui meccanismi dell'immaginazione, sugli eventi che cambiano la vita e su un certo grande cinema italiano. Buona visione, finché sarà on-line, e complimenti a chi l'ha realizzata.

Se la vigilia di Natale si cambiasse di posto con questa vigilia di Ferragosto

La stella cometa andrebbe avanti e indietro nel cielo e sarebbe un elicottero della forestale che spegne incendi. I magi sarebbero migliaia, senza cammello, e porterebbero bracciali, occhiali colorati a specchio e collanine. I pastori sarebbero in agitazione con il governo Renzi. Benino, il pastorello dormiente, starebbe su un lettino e pagherebbe minimo 25 euro + 5 con ombrellone. Il bue e l'asinello sarebbero eliminati e sostituiti da un climatizzatore a palla. L'angelo con la scritta Gloria sarebbe attaccato ad un motoscafo con un paracadute dietro. Maria e Giuseppe sarebbero fermi nel traffico con lei che gli mette di continuo Radio Maria e lui che cambia incazzato su Virgin. E tanti, tantissimi poveri cristi sarebbero accolti dalla Guardia Costiera a Lampedusa e a Brindisi, stremati e senza l'ombra di un miracolo.

Lettera aperta ad una zanzara tigre

Sei entrata nella mia vita solo due sere fa e mi hai già portato via due taniche di sangue, a giudicare dal numero dei punti di prelievo che ho contato sulla mia carcassa. Sei intelligente, ti nascondi sotto i mobili e se esci nella luce, voli alta e veloce ad una quota di sicurezza per poi sparire di nuovo, tipo stealth. Ti ammiro, stronza . Hai silenziato del tutto il ronzio, dopo millenni sei tra le prime ad aver capito che quello era il motivo per cui ci svegliavamo e vi stampavamo contro le pareti. Mi hai studiato, sai che macchina ho e come mi sposto. Hai capito in quanto tempo mi addormento, hai capito che non devi volare dinanzi alla lampada per non creare ombra, hai fatto sopralluoghi e hai calcolato che tra tutte le stanze la mia sarebbe stata la più succulenta, senza lenzuola, con più nascondigli e senza troppe barriere tra te ed il tuo lavoro solitario. Ti ammiro, vigliacca. Sei più intelligente dei miei cani e dei miei gatti e di certi miei parenti. Sospetto che tu sia

L'estate nelle orecchie

E poi sai che è veramente estate quando parlando al telefono ti suda talmente l'orecchio che ti sembra di avere un polpo appeso su un fianco della testa , e poi allontani il telefono, e poi osservi il display fradicio con le gocce che deformano le icone delle apps mentre senti la voce dell'interlocutore ignaro che gorgoglia tra le acque. E poi te lo passi sul jeans o sulla tshirt per asciugarlo mentre gli altri ti guardano schifati, e poi ricominci a parlare come nulla fosse.