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Visualizzazione dei post da novembre, 2007

I Monz

Quando venni ad abitare qua loro c’erano già. Notai quel lampo negli occhi suoi e della moglie stringendo quelle due mani circa sei anni fa. Era un segnale, come quando connetti due cose che si riconoscono, che hanno un software compatibile. Questi abitano qui di fianco, roba tra l’anziano e il madò così giovane già in pensione . Tipi gentili, il pezzo di torta quando la fanno, le pulizie cantando, bolognesi doc. Per un fatto di privacy, li chiamerò: I Monz. Ma veniamo alla caratteristica principale, quella che li ha portati in questo blog. I Monz, tutti e due, sono sincronizzati con la mia stupida vita . No, non è la roba dei metodici che facciamo le stesse cose alle stesse ore, no. Facciamo cose diverse ad orari casuali, ma le facciamo in sync. E, cosa più triste, non c’è un cazzo di modo di venirne fuori. Es.1: il tintinnìo delle chiavi. Uscendo affero il mazzo di chiavi ed esso tintinna. Prima di aprire la porta porgo l’orecchio e sento l’eco del mio tintinnìo. Tale eco è il tintin

Guardo ancora Lost per..

Capire come mai la palla di lardo di Hugo non perde un solo etto pur essendo naufrago da tre stagioni, anzi è ingrassato. Ciò vuol dire che se questo lo salvano e se ne torna a casa, dopo tre giorni scoppia. - Capire come fanno Jack e Sawyer a tenere costante la mezza barba. - Capire se l'animale misterioso che si muove tra le foglie e fa i versi da dinosauro è Manuela Villa che cerca i cocchi e bestemmia ruttando.

Scelgo te, spero di no

Oggi ho visto su skyvivo lo show di Selvaggia Lucarelli . Piacevole. Lei è posata e simpatica come sempre. Il ricchione l'ho indovinato dopo due minuti e ho vinto anche cinque euro. C'è da dire che la tizia 'scegliente' era un discreto cessetto. Pur di non rischiare di trombarla forse avrei detto anch'io che ero gay. Gente di Sky, alzate un po' il livello qualifiGativo del casting.

La puttana di Cittanova

Tornando da Reggio, sulla via Emilia la vedo sempre là. Immobile come uno spettro. Stasera c'erano quattro gradi a gelare i vestiti ma lei in piedi di fianco alla chiesa contava con gli occhi le macchine sulla via grande. La riconosci dai lunghi capelli neri e lisci che riflettono la luce del lampione giallo. Magra giovane e bella come quelle della tv, se ne sta lì tutta sola a domandarsi nella sua lingua come cazzo è che funziona questa bella vita europea. Invece di far finta di ballare sopra il bancone di un programma in tv e scoparsi un calciatore, è finita dentro le notti fredde di Cittanova a sperare di scaldarsi in un camion. Poi, la radio passa un'altra canzone e lei si fa piccola nel mio specchietto borghese.

Tempo d'informarsi

Qualcuno dica a Fabio Fazio che se una volta faceva figo ostentare che non si capiva nulla di computer, che veniva perdonato il confondere l'email con la URL, che si poteva comprendere chi ignorava Internet ed il suo funzionamento, oggi non è più così. Se uno conserva ancora un atteggiamento del genere ed è giovane e lavora nel mondo della comunicazione, meglio ancora in televisione, e fa un programma importante, e si fa spiegare (senza capire) cos'è una chiavetta usb o un file mp3 da Eros Ramazzotti.. beh ci fa solo la figura del fesso, con scarsa cura del mestiere per cui viene ben pagato.

Quando il sole esploderà

Sulla campagna di Virgilio che stava per tornare avevo già scritto qualcosa di tecnico . E due parole sulla campagna di Virgilio che è tornato non le vogliamo dire? Chi come me si muove spesso tra Bologna e Milano in treno avrà sicuramente gradito il fatto di partire al mattino salutati dalle note di Nel Sole di Albano ed essere accolti a destinazione dalle stesse note dell'ometto urlante di Cellino. Preso da altri pensieri non ci badi, pensi ad una turba passeggera, che hai dormito male, che lo spacciatore sta invecchiando, i peperoni. Poi senti il tuo collega che si lamenta, e allora è tutto vero. Questi hanno anche isolato il refrain, quindi Albano ti perfora il cranio con tre versi strillati in loop. Esci dalla stazione, vai alla riunione, torni, scendi dal taxi e rieccolo. Quaaandoooo il soooo . Mortacci sua. Prendo un succo al baretto. Torneràààà . Compro il giornale al chioschetto. Il soooo . Parlo al telefonino. Letornerààà . Ma dove cazzo sei? Alla stazione di Milano.

Halluill

Ieri chiedevo al mio parrucchiere Max qualche update sulle sue avventure erotiche. Lui si tira una mano in tasca e caccia fuori dei denti finti da vampiro, se li mette in bocca e mi guarda dallo specchio. Beh? gli faccio perplesso. Come beh, domani sera vado ad Halluill! Dove vai? Vado ad Halluill, Halluilll! E gli parte pure una sputacchina che si perde in mezzo ai miei capelli. Quei cazzo di denti finti, ricordo che anch'io da ragazzo quando me li mettevo e parlavo alle feste sembravo una pistola ad acqua. Comunque, era giusto una riflessione notturna su certe tradizioni d'altre culture che ci vuole ancora un po' di tempo per lasciarle attecchire bene tra la nostra gente. Mentre si rimetteva i denti in tasca Max ha aggiunto che all'Halluill dove va lui, le streghe però trombano anche.