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Visualizzazione dei post da settembre, 2010

Diciamoglielo

Viviamo nel tempo della velocità, della sintesi, della caccia all'attenzione, delle mono-porzioni, dei micro-pagamenti, della mobilità estesa, del turn-over estremo e dell'ansia. Va benissimo, però diciamoglielo pure: - alla cassiera del Supermercato Futura della chiavica di paese dove abito; - ar 'monnezza' che puntualmente guida la sua cessocar col gomito fuori, davanti a me, nelle strade strette, mano destra per volante e sigaretta, mano sinistra per saggiare il vento e mignolo per riequilibrare la quantità di cerume nell'orecchio. - al cameriere placido di un certo ristorante, che con la scusa che non scrive perché si ricorda tutto, porta sempre le cazzo di cose che si ricorda lui, che non sono le cazzo di cose che ho ordinato io. - a Ratzinger, e al suo holy ghost-writer. - all'edicolante che mentre scopriva che non gli era ancora arrivato, io perdevo 4 treni. - a certi applausi di certe opere liriche. - a certi tergicristalli. poi se ci vogliamo calmare tu

Insert Coin

Nello specchio dell'ascensore ieri sera c'era uno che mi somigliava. Uno un po' sfavato e bagnato di pioggia. In alto a sinistra per un attimo sono apparse in fila le faccine dei videogames, quelle che ti dicono quante volte sei morto e quante vite ti rimangono. Sarà stata una svista, ma ce n'era stranamente una in più, malgrado il punteggio non esaltante. - Posted using BlogPress from my iPad

Waka Waka fever

Che se proprio lo devi ballare, fatti un attimo un esame di coscienza e calcola quanto sei distante, in chilometri, geneticamente, da Shakira. Poi, se proprio è il caso, unisci le manine e comincia. - Posted using BlogPress from my iPad