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Visualizzazione dei post da 2009

Merigani

Tra le email gira questa cosa alquanto divertente...

2012: prima riflessione

Dunque, secondo il film di Emmerich, dopo il casino del 2012, tra le altre cose rimarranno: - uno stock di pc portatili VAIO (e neanche un Mac); - i libri da bancarella nello zaino di un geologo che legge e non scopa; - due ragazzini gemelli, brutti, grassi, cretini e con i capelli alla Giletti, sopravvissuti giustamente a milioni di altri belli e intelligenti; - un cagnolino più culo che anima; - il geologo rompicoglioni di prima che in 30 minuti è diventato il capo dell'universo; - la figlia nera e bona di un Obama vecchio e morto (che probabilmente sarà trombata sempre dal geologo) - tre Arche giganti Made in China , che una volta finito il carburante te le guardi; - un manipolo di capi di stato, di stati che non ci sono più; - un elefante, una giraffa e un gorilla incazzato; Che dire, il 22 dicembre 2012 mattina, non svegliatemi .

Compito: Il Martello Frangivetri

Il martello frangivetri è rosso. Il martello frangivetri si puó dire pure marteau brise vitres o nothammer , anche se su questo treno secondo me dicono tutti solo martello o al limite martello per scassare il vetro. Vicino al martello non c'è scritto a che serve o perché sta là, c'è scritto solo martello frangivetri. Allora io penso che con la brutta faccia che tengono certi qua dentro chiunque di loro se si arrabbia se lo può prendere e si puó mettere a frangere altre cose per allenarsi un poco prima di frangere pure i vetri. Poi io penso pure che con la sporcizia che sta nei treni e con le iasteme che si sentono perché fanno sempre tardi e non trovano nemmeno i posti per potersi assettare allora non ci vuole niente che uno esce pazzo e si piglia il martello frangivetri e frange la capa al controllore e dopo pure qualche vetro. Il martello frangivetri sta pure lui sotto un vetro, così secondo me ci vuole un altro martello frangivetri per prenderlo, ma in giro non lo vedo.

Rosse rosse per te

Perché magari c'è ancora qualcuno che trova romantico il testo: rose rosse per tee ho comprato stasera (NB: stasera ) e il tuo cuore lo saa cosa voglio da tee. Vorrei dire a mia zia: zia ma ti fa commuovere così tanto uno che vuole pucciare il biscotto in cambio di due fiori? In una eventuale versione giOvane del video io avrei fatto anche il famoso gesto del clacson con la manina durante il teee prolungato finale. (la tipa destinataria dei fiori pare infatti abbia risposto così a Massimo )

Degli Indaffarati e di come sembrare tali

Oggi osservavo un Non-Indaffarato che cercava di mimetizzarsi in un ambiente di Indaffarati . Non se la cavava male, spulciata di telefonino, velocizzazione improvvisa dell'andatura, stop alla vetrina, faccia quasi giusta. Un principiante come quello peró lo riconosci quando improvvisamente cede e rovina tutto sedendosi su uno scalino o su una panchina a guardare i culi che passano e a ruotare il portachiavi. Gli Indaffarati se ne accorgono subito, da quel momento per loro sarà trasparente, eliminato, puro gas disperso nell'aria. Le Indaffarate poi, perderanno ogni possibile interesse per lui. Pensavo a quante volte anch'io mi sono finto Indaffarato tra gli Indaffarati. Si perché oggi a rivelarti Non-Indaffarato camminando da solo in mezzo a gente Indaffarata, rischi. Non c'è mai da fidarsi di quelli Non-Indaffarati, potrebbero essere i peggio delinquenti. Quindi è meglio non passare guai gratuiti, meglio travestirsi sempre da Indaffarato: Bisogna camminare come loro,

Certe mattine

Gli uomini del 118 in tuta rossa stanno sereni e seduti fuori al fresco, due giocano a carte, un altro dice cose in dialetto e capisco solo 'capsula criogenica' , uno di fronte lo ascolta con il pollice nel naso e la faccia da meicoioni . Giro l'angolo e faccio rotta verso il medico per una prescrizione. La saletta d'attesa è vuota, il doc ha la porta aperta e cazzeggia al computer. Ueué vieni pure.. Sono in un temporaneo universo parallelo dove sono tutti in salute o tutti già morti.

Mike, il nonno e Scommettiamo

Mio nonno in tv guardava solo due cose: Mike Bongiorno e il Telegiornale, quello con il mappamondo grigio che girava. Il resto non contava. Era in qualche modo convinto che Mike scrivesse tutte le domande dei suoi Quiz conoscendone tutte le risposte. Un pozzo di scienza, un mostro dagli occhiali fondi la cui sapienza spaziava in ogni campo dello scibile umano. E poi quello è americano. Accendeva la tv spingendo prima un interruttore su un cassetta piazzata in terra e poi un altro su di fianco allo schermo. Appariva un puntino bianco al centro che si dilatava lentamente. Le immagini in bianco e nero deformate ci mettevano un po’ per regolarizzarsi e aderire ai quattro lati smussati del vetro. Anche l’audio faceva un sibilo prima di essere chiaro. Telefunken. Mike era là, dietro quel vetro. Il nonno arretrava quei tre metri e si sedeva soddisfatto sulla poltrona. Va ora in onda, la sigla iniziale, la valletta timidamente scosciata, l’ospite famoso, il pubblico incravattato, i campioni,

Omero non conosceva me (Libro IV)

Giacchino fa rotta verso la campagna, dice che evitiamo il traffico e piglia una strada secondaria. Comincia a tremare tutto, una distesa di buche e crateri che non li ha visti manco la sonda Spirit. Le palline del rosario appese allo specchietto suonano una bossa nova accompagnate dalle percussioni degli ammortizzatori. Nel caos sonoro gracchia lo stereo, dentro c'è un neomelodico che se ho capito si lamenta della fidanzata del suo amico che è troppo zoccola, il nano conosce il ritornello e ogni volta lo canta ma è tutto fortunatamente sepolto dal rumore di fondo. Ogni possibilità di dialogo è semplicemente impensabile. Mi sbattono i denti, mi tremano le guance, si otturano e sturano le orecchie. Di botto la strada secondaria finisce. La musica liberata dal rumore si rivela in tutto il suo schifo, il pilota allunga la mano abbassa e indica fuori. Ecco la macchina sta là in fondo, siamo arrivati, è aperta, le chiavi stanno sotto il parasole, la mettete in moto e mi seguite, vabbuon

Inazione da caldo

Avrei da scrivere ma aspetto i temporali del weekend, vero figlio di Giuliacci che ci saranno dei temporali nel weekend? Tu l'hai detto e io ti credo. Intanto potremmo tutti pensare a cose scientifiche tipo quando due persone al telefono improvvisamente si sovrappongono e poi c'è il silenzio, quel breve silenzio in cui ognuno dei due aspetta che l'altro dica qualcosa evitando accuratamente di parlare per evitare che si ripeta la sovrapposizione. Ebbene quel silenzio dura sempre 2 o 2,5 secondi, passati i quali entrambi torneranno a parlare in sincrono sovrapponendosi perfettamente, poi di nuovo il silenzio e poi di nuovo la sovrapposizione. Sono maledetti loop in cui puoi rimanerci per ore, fino ad esaurimento batteria. Quelli col telefono fisso possono rimanerci per sempre.

Giornalisti e cuochi

TV locale, rubrichetta dei sapori del territorio. L'intervistatore subdolo, cattivo e con le O larghe al cuoco del ristorante dal vocabolario particolarmente leso: I: allOra, cosa prepari dOpo le nOci? C: ngi preparo le nocelle, pestate nel pesaturo, ecco qua.. I: aspetta dici bene, pesaturo nOn la capiscono tutti! C: (indaffarato e sudaticcio) pesaturo, addove si schiaccia, accussì (lo afferra e lo usa); I: (ingannevole) dOve si pesta, quindi cOme lo chiamiamO? C: (disperato cerca di distrarre il bastardo) poi ngé il peperongino rosso.. I: (con occhio strabuzzato) aspetta, dicevamO dell'attrezzO dOve si pesta, quindi se si pesta si chiama? C: (tocca vari coltelli, pensa se colpirlo alla gola o al fegato) vabbuò, dove si pesta, quindi si chiama? P-stone? (mette le mani sui fianchi arreso) I: (tronfio) NO! Si chiama mortaio! MOR-TA-IO! Eh eh, vai avanti vai avanti.. C: eh eh, (figghie r puttan aropp t romb o cul) e quindi poi ngé il peperongino rosso che ci si lo può mettere ch

Abusi alla pummarola

Qualcuno lanci una raccolta firme per fermare la riproduzione di Totò, dei De Filippo e qualche volta di Troisi, sui cartoni delle pizze d'asporto. Ieri a protezione della mia margherita c'era un Totò con fazzoletto rosso al collo che infilava tranci di pizza nelle bocche aperte di Eduardo e Peppino.

Coronabelén

Dunque un paio che fanno fotografie li conosco, uno grasso ed effeminato che faceva l'agente di spettacolo mi pare di averlo in agenda, no, è solo grasso ed effeminato e non fa l'agente di spettacolo, ma vabbé mo' non spacchiamo il capello. Il costume a mutanda bianca ce l'ho. Il tatuaggio, uhmm, me lo faccio. Mi mancano un po' di soldi, un passaggio in carcere e una sfida con Di Pietro in tv. Dopo però vado là e me la scopo. Ah dimenticavo: hanno rotto lievemente il cazzo.

Consigli per la sana vita da spiaggia

Se avete quel po' di panzetta, quella giusta custodia per tartarughe, e non siete tipi che la nascondono quando vi fanno una foto o quando passa una bella figliuola, ebbene... Compratevi questa seggiola! Questa seggiola consentirà alla vostra panzetta di essere sempre fuori in qualsiasi posizione, gambe stese, ginocchia al petto, braccia conserte con ingobbimento, tutto sarà vano. Free your belly.

Non credo

Lo spot radio realizzato dall'UAAR , se credete di non credere, fatelo girare. Se invece credete, ascoltatelo più volte, potreste iniziare a non credere, credetemi.

Omero non conosceva me (Libro III)

Il tipo grassottello che scende dal carro attrezzi sembra reduce da un tuffo in piscina. E' bagnato dalla testa ai piedi, è una creatura liquida, un effetto speciale in 3D fatto col sudore. Si passa subito una mano nei capelli e me la dona, io la afferro con una certa avidità, i due sudori si impastano come in quei patti di sangue di certe organizzazioni malavitose. Mi fa due domande da copione e poi mentre con una mano risponde al telefonino con l'altra afferra un gancio, aggancia, scarrucola, tira, fuma. Ad un certo punto fa qualcosa alla ruota del suo mezzo e chinandosi ad angolo acuto libera alla luce del sole la famigerata riga del culo. E' come un mostro che affiora per un istante e poi riaffonda negli inferi dei suoi calzoni bollenti. Mi fa gesti, saliamo sul suo mezzo rovente e rimorchiamo la mia auto fino a Nola , che diede i natali a Giordano Bruno. Nel tragitto glielo accenno per tentare una conversazione, lui mi dice che Giordano non gli piaceva troppo, che vic

Omero non conosceva me (Libro II)

Autostrada. Mi guardo intorno, là fuori oltre il vetro c'è tanto caldo e desolazione. C'è il Vesuvio , cazzo Quel Vesuvio. Penso che devo scendere e sparare un razzo in aria o tracciare un grande SOS sulla sabbia, e devo fare tutto ciò prima che il Vesuvio si accorga di me. Poi ricordo che c'è un numero verde, lo cerco tra le carte, lo trovo, lo chiamo. Dall'altra parte mi risponde Renato Zero che si finge un certo Claudio e mi chiede come può essermi utile. Gli segnalo posizione e targa, dice che arrivano subito a prendermi. Chiudo. Bipbip. Sms con l'orario stimato d'arrivo dei soccorsi. Ganzo. Mi sento al centro di un'operazione che neanche i Navy Seals . Passano i minuti. Che fa uno su una piazzola? Ricordo che passando vedo sempre gente che piscia nelle piazzole. Magari le auto che stanno sfrecciandomi di lato si aspettano che anch'io pisci, fanno infatti delle facce interdette, tristi, avverto la loro delusione. Ok non ce l'ho ma posso sempre fi

Grande letto

"Per aspettare il Papi non ci vuole un letto grande, ma un grande letto!" Mobilieri, materassai, vi regalo questo attualissimo copy.

Omero non conosceva me (Libro I)

Campania, ultima frontiera. A 170 in autostrada in un tratto dove ai Tutor sono appesi i panni ad asciugare. Aria condizionata, radio deejay e una temperatura esterna che Gheddafi sotto la tenda beduina sarebbe un pollo al cartoccio con la parrucca. Sorpasso liscio, e poi dal profondo nulla ecco arrivare il campanellino. PLIN. Col campanellino arriva il messaggino sul displeino: Anomalia al motore. Recarsi in officina. Vedo passare sul parabrezza i titoli di coda verticali, regia, volkswagen, ringraziamenti e poi la classica The End che si ferma al centro. Il motore è spento , sono praticamente Fred Flintstone a 160 in autostrada senza il buco per i piedi. Sorella Piazzola dove sei, appare, accosto, arresto. E mo'? Silenzio. Sempre sul displeino noto una scrittina piccolina ancora accesa, mi sporgo oltre il volante per leggerla, eccola: E mo' so cazzi tuoi. Il displeino si spegne per sempre. (fine Libro I)

Avasini

Mimmo al cimitero si ferma a guardare una tomba di famiglia: Avasini Leopoldo, Avasini Giovanni, Avasini Igino,.. proprio a'strage d'Avasini. Poracci. (Bianco Rosso e Verdone, 1981, youtube )

Storia di una psicolabilità

Il mio giorno è cominciato in te La mia notte mi verrà da te Un sorriso ed io… sorriderò Un tuo gesto ed io… piangerò Il mio mondo è cominciato in te Il mio mondo finirà con te Se tu mi lascerai In un momento io morirò Se tu mi lascerai In un momento così Tutto per me Finirà con te.. - Poi dice che la gente si suicida.

Tre alternative al no

- Ciao ma è una vita! Comestaiqualàsoprasotto.. senti ma sei impegnato politicamente? No perché io sono già impegnato con il voto però proprio oggi mi ha chiamato un caro amico vigile, vecchio fedele alla fiammona, questo si candida e ho pensato che tu magari gli potevi dare una mano per conto mio ma chiaramente solo se eri libe.. - Caga. - Ué carissimo da quanto tempo, a proposito questo è il mio bigliettino casomai volessi aiutarmi, tutti con la grande armata della libertà, la senti la marcia? Tran tran tran tran, eh eh, tieni e fai girare.. Ah martedi sera parla la Carfagna, se ti va fammi uno squillo che si va insieme, dillo pure a quell'ami.. - Ardi vivo. - Uh ma sei proprio tu? Come stanno i tuoi? Non per essere invadente ma per caso sai se posso chiamarli per consigliargli il voto? Alla fine mio marito è sceso in campo . Poi sai che chiaramente lui si metterebbe a disposizione, scherzi, i tuoi lo conoscono che era piccolo cos.. - Implodi.

VomiteRai

Questa cosa della Rai che gioca ad aggiungere simpaticamente il suo acronimo alle azioni per renderle al tempo futuro, fa una drammatica pena. Per il brillante team di creativi dietro questa scelta di comunicazione, proporrei sempre quel famoso trattamentuccio snellente. Prima debbo però rapirli, appostandomi fuori dall'asilo.

La legge di Hefner

Un uomo che se la passi con una compagna parecchio più giovane di lui vivrà parecchio più a lungo, e in buone condizioni rispetto ad altri uomini. Una donna che vorrebbe pure lei passarsela in compagnia di uno più giovane di lei, è meglio che non lo faccia, camperebbe infatti meno così che a passarsela con un coetaneo. Che dire, questa scoperta scientifica non fa una piega, viva la Danimarca , chiudiamo l'argomento e che non se ne parli più.

Little rottura

Il bombardamento a cui ci sta sottoponendo Little Tony con il suo spot del cuore matto , con l'arrivo del caldo si fa insostenibile. E' comunque un'occasione per capire quanto un brand come Danacol decida di rischiare su un'operazione del genere. Si perché una cosa è pubblicizzare attraverso un testimonial un rasoio o una marca di riso, altra cosa è pubblicizzare un prodotto che riguarda da vicino la salute cardiaca e nello specifico quella del testimonial. Ragionando infatti per assurdo , e ipotizzando che il buon Tony durante una delle prossime schitarrate si accasci sul suo ciuffo e lasci questo mondo andando a ricongiungersi con Elvis (non sia mai e gli auguro altri cento anni di concerti, e lo dico anche per Elvis) ebbene, quale sarebbe il danno commerciale per Danacol? Secondo me grosso. Farebbero un altro spot con un manager Danacol che appare e spiega che Little Tony ultimamente non lo prendeva più? Un bel casino. Quindi magari pensandoci, perché non comincia

Ok, ecco come conobbi i Letizia

Macchianera ha lanciato 'anche tu cronista' , in 160 caratteri la tua versione del caso Letizia. Ho partecipato, ma qui lascio la storia completa raccontata dal signor B. Sorvolavamo il Vaticano quando l'elicottero in ascesa del Camerlengo ci prese da sotto e ci portò ad una quota eccessiva. Mengacci e Maurizio Seymandi per salvarmi mi spararono fuori con un cannone lancia-magliette del Milan. Nell'aria le intrecciai e forgiai un paracadute di emergenza che si gonfiò subito di tramontana. L'esplosione di anti-materia fece il resto e mi proiettò fuori dal lazio scarmigliando i trecento trapiantati sul mio cranio, rimpiansi di non aver portato la bandana d'alta quota. Poi finalmente iniziò la discesa e manovrando alla meglio riuscii ad atterrare sul soffice tetto di una Skoda Fabia ferma davanti ad un bordello di Scampia. La sfondai ma rimasi illeso. Scrissi un bigliettino di scuse e lasciai il mio numero di telefono dileguandomi nella notte. Il giorno dopo mi ch

Scansateve che casca

Repubblica ha sganciato questa mattina la sua bomba su Arcore. L'ordigno, del tipo Gi-No09 pare si sia interrato nel giardino delle pier-petunie. Gli ingegneri, da subito in azione, hanno dichiarato: il potenziale esplosivo è molto alto e incredibilmente distruttivo ma ci sono buone possibilità che l'oggetto possa rimanere inesploso . Leggevo infatti su un bignami di geologia che il suolo italico è stranamente protettivo per questo genere di bombe. Ci saranno comunque coraggiosi tentativi di disinnesco - hanno aggiunto gli ingegneri - s e la detonazione ritarda e ci consente l'intervento, proveremo ad avvicinarla con i robots Vespaz01 e MiMoon05 con supporto costante delle unità kamikaze Fe-De04 e XFe-L-tri . Che dire, speriamo bene.

Deludere un edicolante

Vado dentro questo negozietto di giornali e dico al tizio se ha qualche rivista sul marketing . Evito i titoli in inglese e mi mantengo sulla macro categoria. Questo, un tipo sulla settantina seduto al contrario su una sedia da osteria, si illumina in viso, spegne la sigaretta, si alza e mi viene incontro. Come no, come no, quella è la mia passione, venite qua che vi faccio vedere quante ne ho . Mi prende per un braccio e mi guida entusiasta verso un lato del locale. Ci fermiamo di fronte ad uno scaffale pullulante di copertine con tipi con il casco e belle donnine sdraiate su cofani di spider. Comincio a sospettare il misunderstanding . Si mette gli occhiali e ne afferra una, la apre e me la mostra sfogliandola felice. A voi la Grande Punto vi piace? Questo è AP-Auto Professional, qua fanno tutte le prove, vedete. La Fiat fa bei motori mo', si sono ripigliati assai. La posa, ne piglia un'altra. Questo è il mensile Auto, guardate qua la Ferrari F430 e che cazz è na bomba! Ride

Risvegli

Fini : "Parlamento non faccia leggi seguendo precetti religiosi". Fini : "Mussolini? Non era uno statista". Fini : "Sull'omosessualità l'Italia è in ritardo". Fini : "Non siano tolti diritti ai migranti". Jed: "Ma trombare felici quanto farà bene al cervello ?".

Eliseo, un calvo protetto da dio

Eliseo era un profeta, uno molto amico di Elia. Erano diventati amici un giorno che Elia passava dalle parti di Eliseo e questi stava arando con dei buoi. Elia evidentemente dovette chiedergli qualcosa tipo: s cusa, avrei un certo appetito, sai dove sta un ristorante da queste parti? Il gentilissimo Eliseo per tutta risposta ammazzò i buoi all'istante, li macellò e li cucinò sul fuoco che alimentò con la legna dei gioghi. Eliseo era uno un po' così, detto fatto. Non voglio immaginare la reazione se Elia gli avesse chiesto dove fosse un bordello. Ad ogni modo la cosa che mi spinge a parlare di Eliseo, Sant'Eliseo per l'esattezza, è questo passaggio biblico dell'Antico Testamento, che potrebbe essere lo script per uno spot di Cesare Ragazzi: Di lì Eliseo andò a Betel, mentre Egli camminava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo:"Vieni su, pelato! Vieni su, calvo!" Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome

Storie di monnezza

Stamattina su Repubblica.it è apparso un articolo interessante, poi è subito tornato sulla pagina locale . Mi sembra una notizia non proprio marginale , visto il peso che la questione ha avuto in campagna elettorale. Qui invece c'è una storia positiva.

Segnali

Ieri guardavo un tale tutto intento a lavarsi la macchina. Calzoni corti abbastanza prematuri, canotta per l'occasione e gran tatuaggio di Ernesto Che Guevara su una spalla. Lavava una Polo con doppio tubo di scappamento e prevedibile impianto stereo iper potenziato. Tutti gi sportelli aperti, compreso il baule, lustrava gli interni. Uno si aspetta che da quei woofer eplodano i bassi di una top ten di pezzi techno con magnitudo 4. No. Per un raggio di almeno un chilomentro la pulitissima Polo irradiava la voce di Padre Livio , di Radio Maria, che tra le altre cose stava scandendo l' Iban della radio per ricevere il supporto economico dai suoi fedeli, aiutiamo la madonna ad aiutarci , diceva.

Alfabetizzazione

In generale posso dire di non essere per la pena di morte, ma farei volentieri un'eccezione per quelli della radio e della tv (e alcuni anche di internet) che dicono: E allora cliccate sul sito www... E allora cliccate il sito www... E allora cliccate nel sito www... E allora collegatevi sul sito www... Per loro io avrei pensato ad una cosuccia del genere.

I quattro occhi di Lucia

Da piccoli si sa che da soli non si esce. Ai miei tempi c'erano gli zingari che ti portavano sulla montagna, poi c'erano certe signore ciccione che cercavano i bambini per bollirli e farne saponette, poi c'erano i maniaci con gli occhiali da sole che guardavano dalle macchine ferme e poi c'erano quelli più cattivi di tutti, quelli che ti volevano dare le caramelle. Erano i più pericolosi, non avevano segni particolari e potevano celarsi dentro chiunque. Quest'ultima tesi era così radicata che ero arrivato a diffidare di qualsiasi parente che voleva regalarmi caramelle nonché del gentile barbiere e della maestra. Anche il negoziante di caramelle non me la contava giusta in mezzo a tutte quelle caramelle, quel bastardo. A casa da solo, diffidavo delle stesse caramelle mentre le scartocciavo. Tutto questo per dire che il mondo esterno andava affrontato sotto la sorveglianza di qualcuno che ti portava a spasso tenendoti per mano. Era dunque il tempo in cui esploravo la

Ma anche

Albina Perri, pregiata penna dell'ancor più pregiato Libero, scrive due pezzi sul divorzio in casa Berlusca. Uno prima e uno dopo la siringa di siero .

Lo scempio degli orsi

Sui poveri orsi ne ho imparate tante, barbarie non immaginabili dalla mente horror più fervida. Gli orsi della luna e la loro bile. Gli orsi danzanti in India. Gli orsi polari e la drammatica scomparsa del ghiaccio sotto le loro zampe. Giardini zoologici abbandonati con orsi uccisi a bastonate. E poi oggi l'ultima: orsi bruni ammazzati per procurare la pelliccia necessaria per i cappelloni di quei coglionazzi della Royal Guard, quelli fermi impalati e muti presi in giro dai turisti. Ma come si fa a pensare che un orso debba morire per vestire dei fessi di questo calibro? Freno d'emergenza, io vorrei veramente scendere. ( wspa ; prevention ; peta ;)

Ricostruire chiese solide

Benny ha fatto pure lui un bel bagnetto mediatico, che fa tanto bene alla pelle e pure all'immagine, ed è andato a distribuire carezze e abbracci nelle terre del terremoto. Forrei appracciarfi tutti uno at uno, è la frase che riecheggia su giornali e tiggì, sarà contento il ghost writer, anzi l'holy ghost writer, ha funzionato. Stasera in preda a zapping furioso ho anche intravisto Vespa con una tshirt inneggiante alla ricostruzione aquilana avvolta attorno al collo ed una studentessa che, intervistata in uno dei servizi sul campo, confessava che aveva rivalutato parecchio il Papa dopo la visita di oggi, che lo aveva pensato sempre più distante e distaccato ma che si era ricreduta del tutto guardandolo in quegli occhi profondi pieni di spiritualità . Ora tra le cose che avrebbero potuto redimerla questa mi va a scegliere proprio gli occhi , pazienza. Cosa più interessante, Benny ha dovuto rinunciare all'elicottero, causa pioggia, e si è fatto il percorso in macchina , co

Dio non è grande

'C'è un paradosso fondamentale nel cuore della religione. I tre grandi monoteismi insegnano agli uomini a considerarsi spregevoli, quali miserabili e colpevoli peccatori prostrati davanti a un dio irato e geloso, il quale, secondo racconti discrepanti, li avrebbe creati o dalla polvere e dal fango o da un grumo di sangue. Le varie posizioni della preghiera di solito imitano quella del servo impetrante di fronte a un monarca irritabile. Il messaggio è quello di sottomissione, gratitudine e timore perenni. La vita è di per sé una povera cosa: un intervallo in cui prepararsi per l'aldilà o per la venuta - o seconda venuta - del messia. D'altro canto, quasi a mo' di compensazione, la religione insegna agli individui a essere estremamente egocentrici e presuntuosi. Li assicura che dio si prende cura di loro singolarmente e proclama che l'universo è stato creato con essi, specificamente, in mente. Questo spiega l'espressione altezzosa di chi pratica la religione i

Thanks John

Stanotte ho sognato John Lennon. Nel sogno ero nel mio letto, dormivo, poi aprivo piano gli occhi e lo vedevo in piedi al capezzale, nella penombra, con i suoi capelli lunghi e gli occhialini. Ci siamo guardati immobili per una decina di secondi poi lui ha parlato sottovoce e mi ha detto in italiano con marcato accento inglese: Quando dormi non tenere i piedi uno sull'altro, tienili separati . Poi è sparito ed io ho continuato a dormire. Da sveglio, a piedi separati, ho ripensato alla cosa. La prima considerazione è stata che in questo famoso altro mondo non hanno veramente un cazzo da fare.

Un bel cioccolatino

Qualche giorno fa ricevevo la visita pomeridiana di un amico accompagnato dalla figlioletta seienne. Comodi sul balcone si parlava del più e del meno quando improvvisamente il demone delle figure di merda si impadroniva del mio corpo, girava la mia testa verso la bambina e le diceva con tono invitantissimo attraverso le mie corde vocali: Allora, Mariella, lo vuoi un bel cioccolatino? Detto questo, il demone mi abbandonava. La fanciulla mi fece un sorriso col quale comunicava che l'avevo letta nel pensiero, che lei il cioccolatino se lo stava già immaginando, il suo cervello stava già rievocando la memoria del gusto e del profumo di un 'bel' cioccolatino, le sue ghiandole salivari pavlovianamente si stavano attivando per impastarlo e scioglierlo nell'imminente masticazione. Per corroborare il concetto mi fece anche un gesto di assenso con il capino. La domanda dunque era stata fatta, la risposta era giunta affermativa, ora mancava una sola cosa: il cioccolatino . C'

Basse frequenze

In macchina stamattina ascoltavo radiodue. Parte il notiziario e tra una cosa e l'altra vengo a sapere che Marco Baldini è il vincitore de La Fattoria . Pausa. Riprende il Ruggito del Coniglio e Marco Presta manifesta al microfono la mia stessa lecita perplessità: ma è normale che un notiziario Rai si premuri di informarci su chi sia il 'vincitore' di una stronzata di programma tv che per giunta va in onda su una rete avversaria? Chevvedevodì.

Infanzie difficili

Le pubblicità di certi detersivi per pavimenti propongono con una certa ripetitività immagini di bambini che giocano sdraiati a terra nei cessi . Cessi spaziosi con pavimenti bianchissimi e lucidissimi, dove i fanciulli strisciano e fanno andare le loro macchinine o fanno le loro costruzioncine. Dietro di loro, la tazza del cesso aperta e felice con il fedele bidè. Allo spettatore non è dato sapere se qualcuno sia da poco andato a cagarci e ne sia appena uscito calpestando bambini e giocattoli, così come non è dato sapere che aria tiri lì dentro. Possiamo solo sospettarlo o temerlo. Una volta passato lo spot non riesci più a concentrarti sul film, pensi a come mai quei poveri bambini se ne stiano a giocare tutto il tempo sul pavimento del cesso, come mai non abbiano un giardino, una cameretta o almeno un'altra stanza qualsiasi.

Sofferenza subliminale a Pasquetta

Il Costo di raggiungere tra ingorghi e soste ai semafori un ristorante vista-mare lontano 50 chilometri da casa per mangiare 40 grammi di spaghetti con le vongole presentati in un piatto artisticamente guarnito, con tutt'intorno tavoli affollati da vecchiacci starnutenti e cuccioli d'uomo schiamazzanti, per poi rifarsi all'indietro i 50+20 chilometri sotto la pioggia per vie alternative onde evitare solo in parte la coda del rientro, è palesemente superiore al Beneficio ottenuto dall'operazione. Un divario talmente potente da lasciarsi alle spalle la parola Costo per evocare la più consona Supplizio . Ciò nonostante la razza umana persevera in certe azioni rituali e autolesive. O forse una ristretta selezione di quella meno evoluta razza. Evidentemente il clima della Pasqua impone un coefficiente di sofferenza che poi ognuno applica a sé stesso secondo un filtro personale, consapevolmente o inconsapevolmente. Quindi c'è Tafazzi , ci sono i Battenti di Verbicaro

Dilemma del prosciutto

Dopo una passeggiata al sole a parlare di massimi sistemi e di topa siamo entrati in questo snack-bar. C'è un poster di padrepìo incazzato messo sopra ad un flipper. Prendo una limonata, il mio amico chiede un tramezzino al prosciutto. Il giovanotto dall'altra parte del banco sistema il tagliere e poggia il coltello sul pezzo di carne oleosa, indugia, poi alza gli occhi e dice con un'aria preoccupata: Vorrei ricordarle che oggi è venerdì santo. L'eretico che mi accompagna fa un cenno di sorpresa, poi guarda me, poi riguarda il barman che è in attesa con la lama ferma. Io sorseggio il mio limone e temo il peggio. Cioé lei pensa che esista qualcuno che potrebbe prendersela a male per il mio tramezzino più del povero maiale che ci ha lasciato personalmente la pelle? Il tizio incassa e comincia a tagliare le fette con la faccia di quello che sfugge alle polemiche e che il cliente anche se stronzo ha sempre ragione. Gli prepara il tramezzino e glielo dà un po' schifato.

Motosola

Motorola, quella dei telefonini a panino, quella dello Startàc, quella del Razr, quella dei microchip nei computer Apple. Ma anche quella delle centinaia di licenziamenti e della sospetta aria di chiusura respirata qua e là. I telefonini in fondo non erano male, ricordo di averne sempre avuto una buona percezione in quegli anni 90, almeno fino all'arrivo dei Nokia nella mia vita. Con il primo Nokia tra le mani capii che tutti gli altri erano delle pippe e li abbandonai senza pietà. Dei motorolini continuai a seguirne la storia, come un vecchio fidanzato, sbirciandoli tra le mani di amici e colleghi, con una punta di malinconia speravo di rivederli un giorno al top, trendy, cool, ma non è più accaduto. Poco fa l'epilogo dinanzi ai miei occhi, signore e signori il Motorola Evoke . Ma cosa cazzo evoke? L'ennesimo commovente clone del gioiello trendsetter di Cupertino. Una tristezza infinita. E me li immagino tristi pure loro, i manager e i dipendenti, sconfitti, con il capo

Villaggio a Porta a Porta

Parlando del suo Fantozzi ha detto in scioltezza ad un Vespa celebrativo: Vede, Fantozzi potrebbe essere lei, da servo, da suddito.. Fantozzi è solo la paura del potere..

Creativi Cattivi

La rassegna della Comunicazione non piaciuta o non accettata. Creatives are bad . Mi sembra un'idea molto interessante, un vento buono che soffia da sud e che ha già raggiunto la Spagna. Sabato vado a dare un'occhiata nella bella Cava de' Tirreni.

Oh no Lauren

Quelli di Micromorbido riescono finalmente a fare un commercial che gira bene sui social. La grande tribù Mac ne è divertita e provvede a smantellarlo con stile . Prevedo una lunga scia di cinica creatività, povero Ballmer.

Win a Wii

Se uno ha un blog o un sito e fa questa marchettona come la sto facendo io qui, si può beccare in regalo una wii ed una wii fit. Ve lo dico ma voi non fatelo , diminuireste le mie probabilità di vincere. Per capire tutto andate qui .

Cattivi pensieri

Per dare un senso alla storia dei preservativi che non piacciono a Ratzy and company, mi verrebbe da pensare certe cose che solo un cattivone può pensare. Ma siccome sono buono allora non le penso affatto, no. Non si può mica pensare cose del genere, cazzo. Ti pare che posso mettermi a pensare che l'infinità di bambini affamati sparsi per l'Africa rappresenta la campagna pubblicitaria ideale per il business Chiesa, per il suo ottopermille, per il suo predominio sull'affare delle missioni di carità, delle opere pie, degli aiuti, delle donazioni, delle adozioni a distanza, della fame e delle malattie cui prestare assistenza e cristiano conforto attraendo nelle proprie casse palate di quattrini da enti e privati. Cosa sarebbero l'Africa e tutti i terzi mondi senza tutti quei bimbetti affamati, malati di Aids, con le mosche negli occhi che ci guardano dai documentari, dalle locandine, dai cartelloni? Gli adulti non impietosirebbero certo quanto quei bambini. Ma farebbe anc

Problem solving d'epoca

Ufficio postale, fila. La ragazza allo sportello è giovane e veloce ma le si bloccano computer e stampante. Si volta ed urla verso una zona buia dove suppongo sia in letargo un tecnico: Si è bloccato il sistema, non va né avanti né indietro, che devo fare? Dietro di me c'è un un vecchietto bassino, di quelli col cappello e la pelle bruciata dal sole tutto l'anno, si sporge dalla fila e consiglia serio con voce rauca: Signurì, ngi dovete mettere un poco di grasso!

Un mondo piccolo

Guardavo quadri su ebay, gli davo di rotella di mouse in mezzo a stampe e croste cinesi spruzzate in serie. Quando tutto sembrava perduto finalmente trovo il pezzo che va bene. Click. Bestiale è proprio lui, i colori, le dimensioni, il soggetto. Faccio due calcoli tra prezzo e spese di spedizione, bipbip della calcolatrice, uhmm, indugio sul paypal button. Perché ha la spedizione così alta? Vabbé lo bookmarko, magari ci torno domani con calma. La freccia del topo si dirige inesorabile sulla X della tab, è un'azione che equivale ad una sepoltura in mare, lo sappiamo tutti e due, io e il topo, che domani tanto non ci torno. Nella frazione di secondo tra il pigia-pensato e il pigia-pigiato leggo il luogo di provenienza della merce. Il nome è familiare. E' la città dove abito! Che non è una città capoluogo di regione o di provincia, è una città che a parte qualche uccello prodigo di intestino non se la caga quasi nessuno. Stop al pigia. Leggo la via, passo su google maps satellit

Napoli Bene

'Come se cambiando le questioni più minute, tutti insieme, avremmo potuto scuotere le virtù della politica, magari immettendoci finalmente nella scia virtuosa dell'Europa. Dal basso, agendo dal nostro piccolo locale, avremmo voluto cambiare il mondo, rimettendo al centro l'ambiente, in preda ad una voglia ritrovata di umanesimo. La nostra giovinezza politica cullata nelle occupazioni universitarie e maturata nelle federazioni giovanili dei partiti politici, si era interrotta bruscamente quando, nel teleschermo, Falcone e Borsellino c'erano scoppiati in faccia. E da quella scatola, l'esplosivo non avrebbe mai più cessato di scuoterci, maltrattando i nostri occhi, come l'11 settembre, quando il fuoco delle due torri avvolse, per sempre, le nostre passioni globali, tramutandole d'un tratto, in un pozzo nero di paure. Ma il disincanto non aveva ancora del tutto colonizzato le nostre menti e credevamo che una qualche forma di riscatto potesse avvenire, continuand