Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2006

Cose di oggi

- Vivere in un tempo in cui si parla di giustizia mettendo in tv il cappio al collo ad una persona mi dà la nausea. Voglio ibernarmi e risvegliarmi tra un secolo, come nel Dormiglione di Allen, sperando in meglio. - Il Nintendo Wii è la svolta. Il testimonial è Panariello, ma io l'ho comprato lo stesso. Care Playstation e Xbox se volete preoccuparvi fate pure, io lo farei. - Mentre attraversavo la strada ho ceduto con riverenza il passo ad una Fiat 850 blu . Alla guida il classico anziano sprofondato con cappello. Lo stesso che poi ritroviamo sulle statali o in autostrada sulla corsia di sorpasso a 40 all'ora. Non importa, mi è passato davanti ed è stato come in Amarcord quando son tutti là a guardar passare il Rex. - Gli amici degli amici , quelli che ti arrivano in casa a mezzanotte che si deve giocare a poker per forza e seriamente e che porco qua e che porco là sono 5 sere di seguito che perdono tutto e stasera ci rifacciamo per la legge dei grandi numeri. Che ti guardano

Lo spirito del natale, compresa vigilia e santo Stefano

Salame paesano del Cilento Salamini ripieni di formaggio Fette di prosciutto a sciarpetta Mozzarella Aversana Bocconcini e treccia di bufala di Battipaglia Caciocavallo affumicato Alici marinate Pomodori secchi sott'olio alla pugliese Frittelle di alga, tarallucci e pane salato alle olive Spaghetti con vongole e cozze tarantine Pasta al forno con i funghi porcini Lasagna bianca bolognese Risotto con asparagi e gamberoni Farfalle al salmone Lasagna d'ortiche al forno alla bolognese Frittelle di baccalà Insalata di broccoli neri fritti Insalata di baccalà con olive nere e pomodorini sott'olio Insalata di rinforzo Insalata romana con finocchi, cipolle e aceto balsamico Spezzatino in umido con le patate Pollo al forno con rosmarino Salsiccia arrostita con broccoli fritti e peperoncino Julien di carciofi trifolati Polpi nel pignatiello Spezzatino di vitello con piselli Pollo alla cacciatora Carciofi imbottiti di carne e cipolle Torta della nonna Sfogliatelle alla ricotta con a

Alopecia pubica

L' alopecia pubica femminile arricchisce il mio archivio dei fatti insoliti e inspiegabili e si posiziona per grado di mistero tra il Chupacabras e i Crop Circles. Pesco il giornale sul tavolino della saletta d'attesa 'folsuaghen', mi operano l'auto a cuore aperto, gli cambiano il posacenere, a me che neanche fumo. Il pezzo mi informa che per le donne colpite da alopecia pubica l'incubo è finito . La scienza gliela farà tornare pelosa, che facciano i salti di gioia e non temano che non funzioni. La cura funziona alla perfezione, il metodo del gruppo di ricercatori procede al trapianto dei peli uno per uno, impellicciandola tutta. L'effetto bambola è scongiurato, le nuove tecnologie lo evitano alla grande. Conclude con toni vittoriosi (se non rileggi il titolo pensi che stia parlando della cura definitiva per l'Aids) esortando le disgraziate a dare finalmente addio all'inestetismo della patata pelata. Se comincia la colonizzazione di Marte, mi candid

Satira e religione

Su una colonna in piazza Malpighi un passante indeciso su dove andare in vacanza ha lasciato un pensiero ispirandosi al famoso proverbio. Qualcun altro ha prontamente rilevato la blasfemìa del pericoloso messaggio provvedendo ad una censura artigianale. Il secondo, così di primo acchito, mi verrebbe di mandarlo leggermente a cagare, ma non vorrei passare per un simpatizzante di Calderoli o per uno che non rispetta le culture.

Stasera mangio indiano

Il tipo, calmissimo, è arrivato con una tisana prima ancora del menu. Il messaggio era chiaro, calmati coglione, preparati a leggere serenamente il menu e placa il tuo appetito vorace da italiano spaghettaro . Qua si respirano retaggi degli antichi Veda, mica fajoli co' le cotiche. La musichetta di sottofondo è un misto tra Gigi D'alessio e Shakira, i tappeti appesi al soffitto mi gettano in profonde riflessioni sugli aspirapolvere indiani. Quelli meditano, volano, si sa. Ordino bene, i miei commensali annuiscono, deduco che ho pescato tra le pietanze migliori. Sul vino Kamasutra c'è un bigliettino che invita ad associarlo con cibi molto speziati per garantirsi una notte da montone ingrifato. Seguo il consiglio, le donne al tavolo mi osservano con morbosa curiosità, aspettano di vedere il Mr.Hyde da un momento all'altro . Non accadrà. Taglio corto, (c'è M.J.Fox ad 'Inside the Actor Studio') la cucina indiana è buona e colta. I semini che ti portano da masti

Compito: Il signore del piano di sopra

Il signore del piano di sopra si chiama Filiberto ed è uguale a Fernandel. Glielo ha detto anche il caposcala una sera che lo ha incontrato con il cappello nero nel portone, soccia Filiberto ma te sei brutto uguale come Don Camillo. Filiberto gli fece un sorriso ma si vedeva che dentro di lui gli stava augurando di passare un guaio. Il signore del piano di sopra è gentile e sempre disponibile. Egli scende ogni sera in cantina a prendere una bottiglia di vino per la cena. Il vino lo fa lui. Molte volte mi regala una bottiglia o due ed io lo ringrazio e me la porto su. Il vino del signore del piano di sopra non è buonissimo e sa un poco di cose marce, una volta siamo stati male con la pancia dopo averlo bevuto, però non fa niente perché lui lo fa con amore. Se una cosa la fai con amore va sempre bene , anche se la fai male, basta poi non rompere il cazzo agli altri e tenertela per te. Ho detto una parolaccia e il signore del piano di sopra dice che le parole devono essere pensate tre vo

Quelli che corrono dietro agli autobus

Sono quelli meno idonei alla corsa. Le signore chiatte con la borsa da una parte e il braccino dall'altra che si muove nell'aria come un cencio appeso e sbattuto dal vento. L'arto dovrebbe assecondare una serie di spostamenti del baricentro, ma il baricentro in quei corpi straziati da un moto dimenticato non c'è più, il braccino impazzisce. Gentlemen decrepiti che sottopongono le coscette ad improvvisi scatti, chiudono il culino e corrono tesi, come struzzi malati. Le ginocchia non si piegano, le gambe sono dure come stampelle. Gli autisti si divertono a vederli avvicinare disperati, pigiano il pulsante e gli chiudono in faccia le porte della speranza. Rimangono là, in affanno dissimulato, sempre più piccini nello specchione del bus. Ultimo di questi sei tu, ciccione incappottato che eri sicuro di farcela stasera , là in piazza Malpighi. L'hai visto arrivare quel 21 maledetto, hai preso il resto dall'edicolante e sei partito. Contavi sul semaforo rosso, ma era v

La Ferrari è meglio di prima

Giorni di indotta sovralimentazione, bagni di zuccheri, vampate di camino. Dicembre è sempre stato così e non c'è verso. E siamo solo al 12. Tra chilometri sotto le ruote, lavori da finire e altri da pensare, inciampo nottetempo nel film 'Amatemi ' di De Maria, su Sky. Passa indolore, pisolini sparsi, rapito da una magica Isabella Ferrari che è più bella, sensuale e interessante che mai.

Rallentamenti risolti

Italiani che eravate oggi sul tratto autostradale da Barberino a Firenze Certosa , tutti in fila assieme a me, disperati per tre ore. Gentile donnina di Isoradio che parlavi solo di rallentamenti risolti e ci mettevi le musichine. Camionista che mangiavi le arance e buttavi le bucce giù dalla cabina. Uomo con i baffi ed il gomito fuori dalla merdosa golf, con il ghigno da dritto, che hai sfruttato la scia del pronto intervento scomparendo tra nebbia e lamiere. Omino della Smart che sei sceso a pisciare contro il guard-rail guardandoci tutti negli occhi alla sgrullata. Ebbene a tutti voi domando: ma avrà un remoto senso tutto ciò? Saranno karma simili da scontare tutti assieme per ottimizzare i tempi? Magari chiedo a Bonolis.

Lost, mio cugino l'ha capito

Di Lost mi affascina il non capirci una sega . Bunker, capanne, animali misteriosi, supposizioni, congetture. E' il successo del format psicomisterioso. C'avrà ragione Celentano, la gente va matta per le cose che non si capiscono. Comunque, tra le cose oscure di Lost io segnalo l'inspiegabile assenza di un italiano nel gruppo dei naufraghi, nello specifico: di un napoletano. Gli sceneggiatori non possono non sapere che ovunque tu vada c'è sempre almeno un napoletano. Confido nelle prossime puntate.

Sarò solo ma ci provo

So che l'italia la ama, la svizzera la ama, il mondo la ama. Sarò solo come la particella di sodio ma io faccio outing e confesso: io non la sopporto , odio la voce, la risata, la faccia, le movenze e i personaggi che fa. Pure il signor Ezio non si può guardare da quando le fa il piacione di fianco. Iacchetti dove sei. Dehunzikeratemi la tv !

Umanizzazione terminata

C'è questa civiltà extraterrestre che ha avviato il pianeta e che tornerà a manifestarsi solo quando tutte le regioni saranno sufficientemente umanizzate. Così diceva il giornale dal barbiere. Gli lascio un messaggio, hai visto mai che uno di questi alieni se la passi a cazzeggiare e a leggere i blog. Dunque ciccio, io direi che il pianeta è oltremodo umanizzato, siamo veramente pieni, ma proprio zeppi. Le città scoppiano e non ti parlo di Taiwan ma dell'emilia-romagna. Ogni volta che esco in macchina sono in coda. Tangenziali, autostrade, centri urbani. Qualsiasi cosa faccio sono piantato dietro ad un altro umano. La visuale più frequente è una nuca o una targa . Quando ti va bene, un culo femminile degno . Cari alieni, mi sa che siete in ritardo. Controllate che il tipo che vi doveva avvisare non sia morto o non abbia cambiato lavoro. Tornate pure e fate quello che dovete fare, veloce.

Tic sociali

Dunque mi raccomando, ogni volta che vi verrà in mente di utilizzare parole come: 'ininterrottamente', 'continuamente', 'ripetutamente' o espressioni simili, ricordatevi di sostituirle con il tic sociale del momento, che è: 'senza soluzione di continuità' . Chi sbaglia è fuori dal giro.

Genziana, digestivo istantaneo

Manuele insiste che la devo sentire, solo un sorso, perché è particolare . La fanno con una radice, la cercano sulle montagne in mezzo agli orsi, poi la portano giù e la lavorano, la imbottigliano e la danno agli amici. Qualcuna la vendono, manco potrebbero perché è protetta. Le sorsata generosa la diedi lo scorso agosto, era la fine di un buon pasto a mille metri sul livello del mare, avevo fatto anche il giro sul pedalò in mezzo al laghetto d'alta quota. M'avevano fatto spiare la villa di Dylan Thomas, ci vive il figlio, spé forse l'ho visto, no era 'na pianta. La Genziana , si chiama così il raro liquido, colò giù dritta lungo l'esofago e dopo una brevissima sosta nello stomaco si congedò da gnocchi e salumi e per qualche motivo s'incazzò di brutto. La sentii ripartire a bomba verso il basso. Era furiosa e turbinante, spingeva e travolgeva tutto quello che si trovava davanti. Una frana di elementi digeriti giovani e vecchi proiettati verso l'uscita lontan