Il primo per illuminare una fugace riflessione tv. Rimbalzando su vari channels anglofoni mi sono imbattuto per coincidenza in un paio di programmi su tema charity, homeless e belle cose così. In entrambi le anchorwomen chiamate a sensibilizzare il pubblico sui poveracci senza fissa dimora, avevano per l'occasione un culo come una casa.
Il secondo per illuminare le pagine memoriali dei grandi navigatori del passato. Ci sono vari libri, digitali e non, e tutti molto ispiranti. Da quei capitani che vagavano nel blu alla ricerca di terra ci tiri fuori parecchie lezioni, tipo: se qualcosa sembra terra e poi scompare, son cose che capitano a chi va per mare, fregatene, magari prendi un cannocchiale migliore al marinaio e riguardi un po' le rotte, specie se sei in mare da parecchio.
Il terzo per illuminare la postazione del lustrascarpe che vedo ogni mattina in Piazza Garibaldi. Un'occupazione coraggiosa nel 2010, ove fermarsi a farsi lustrare le scarpe da uno sciuscià di mezza età scappato da un film di De Sica, diventa un problema serio.
1) non ci sono più tante scarpe che possono essere lustrate.
2) se ti fermi a fartele lustrare, la gente ti guarda come fossi un verme approfittatore.
3) ti senti un verme approfittatore mentre lui te le lustra.
Ma malgrado le difficoltà tecniche lo sciuscià ogni mattina è rimasto al suo posto, da circa un anno.
Ieri, l'evoluzione: delle persone gli hanno portato delle buste piene di scarpe da lustrare e pulire, altri guardavano la scena e promettevano di fare lo stesso. Così adesso funzionerà, lo so. Minzolini, dì questo nel tuo tg.
Jacques sicuramente li usava meglio, ma ognuno c'ha i fiammiferi suoi.
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