Peppa Pig e Violetta. Due icone mesmerizzanti che hanno lasciato il capoccione di Hello Kitty e qualche brandello di Winks nella polvere.
Ne osservo la deflagrazione implacabile, le loro facce che colano dagli scaffali e sbucano da ogni zainetto, puzzle, agenda o carta assorbente.Ma io le tollero, quasi le consiglio, ed ecco perché:
Tolleranza di Peppa Pig:
Mi compiaccio della sua diffusione, del cazzone che le hanno disegnato sulla faccia e dell'attenzione che i piccoli le dedicano con la complicità dei loro allegri genitori.
Attendo la crescita di questi piccoli umani, con la speranza che un giorno, in quei loro cervellini abbia luogo un piccolo miracoloso corto circuito logico: ma 'sta Peppa Pig è la stessa a cui riserviamo questo inenarrabile, secolare, violento trattamento con annesso massacro di massa quotidiano? Ma Peppa è quella appesa nelle macellerie? Decapitata e messa a scolare a dei ganci con i goccioloni di sangue che cadono in terra? Spero in milioni di domande come questa, e mi auguro che l'industria della carne progressivamente muoia, riprendendosi finalmente quella morte e quell'orrore su cui ha campato e speculato per un tempo troppo lungamente impunito. E che tale industria sia considerata così come merita, così come Leonardo Da Vinci l'aveva descritta secoli fa: un efferato crimine.
Tolleranza di Violetta:
Violetta e le trame fortemente ormonali dei suoi contenuti, mi trovano favorevole. Va anche bene che i genitori allegri di cui sopra siano compiacenti e che fomentino la penetrazione di Violetta nell'immaginario delle creaturine che hanno sfornato (per la gioia della crisi demografica planetaria). Va benissimo così, perché è molto meglio che i bambini capiscano come funziona veramente il mondo e attorno a cosa gira, piuttosto che venire illusi e rimbambiti con sciocchezze da catechesi. Domani avremo in società degli adulti probabilmente più arrapati e sessualmente attivi (qualcuna finirà a leccare un martello e a fare twerking) ma di conseguenza saranno un po' più sani e non repressi. Saranno adulti probabilmente meno violenti, auspicabilmente poco religiosi e sicuramente molto meno pericolosi.
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