Su una colonna in piazza Malpighi un passante indeciso su dove andare in vacanza ha lasciato un pensiero ispirandosi al famoso proverbio. Qualcun altro ha prontamente rilevato la blasfemìa del pericoloso messaggio provvedendo ad una censura artigianale. Il secondo, così di primo acchito, mi verrebbe di mandarlo leggermente a cagare, ma non vorrei passare per un simpatizzante di Calderoli o per uno che non rispetta le culture.
Qualcuno lanci una raccolta firme per fermare la riproduzione di Totò, dei De Filippo e qualche volta di Troisi, sui cartoni delle pizze d'asporto. Ieri a protezione della mia margherita c'era un Totò con fazzoletto rosso al collo che infilava tranci di pizza nelle bocche aperte di Eduardo e Peppino.