Lo so che il Dalai Lama ha studiato per decenni una vagonata di testi antichi, e da piccolo gli hanno fatto il mazzo con ore ininterrotte di memorizzazione, mantra, esercizi per la mente, per la dialettica, per il corpo, tutto. Una cultura tale che se il suo cervello fosse un container ci potresti infilare una quindicina di ratzingers, tre umbertiechi, un paio di poppers e un centinaio di pieriangeli. So che medita a livelli inimmaginabili per un meditatore della domenica e cosa fondamentale il Dalai Lama non si incazza mai perché pratica il distacco. Lui ha estirpato le emozioni distruttive , desiderio, illusione e rabbia e tanti saluti. Io per il signor Tenzin , così si chiama il maestro, nutro una stima reverenziale, leggo i suoi libri, le sue risposte alle domande degli scienziati, seguo le notizie dei suoi viaggi, abbraccio la causa tibetana. Mi piace tutto. La manina che tiene la veste rossa sulla spalla mentre fa ciao con l'altra, i sorrisoni, gli occhiali, le mani giun...