
Ammiro questa abile razza di persone, il loro spietato dominio sugli elementi. Poco prima ero là a cercare di bucare quel soffitto, due mani sul trapano a percussione tipo Rambo depalestrato con panza poggia-cartucce, il tifone di polvere di intonaco che mi accecava e mi soffocava, il sudore che spruzzava e la punta moscia che non penetrava di un millimetro.
Evvaiaffanculotrapanodimerda. I deltoidi marci che bruciavano dentro le spalle, il cervello che ordinava di abbassare le braccia, subito e per sempre. Sono i casi in cui prende forma la delega. Questa magica parola su cui sono poggiate le carriere di tanti incapaci. Si guarda il telefonino e ci si ritrova sconfitti ad invocare un tecnico risolutore, come patetici commissari Gordon che telefonano a Batman.