'Come se cambiando le questioni più minute, tutti insieme, avremmo potuto scuotere le virtù della politica, magari immettendoci finalmente nella scia virtuosa dell'Europa. Dal basso, agendo dal nostro piccolo locale, avremmo voluto cambiare il mondo, rimettendo al centro l'ambiente, in preda ad una voglia ritrovata di umanesimo. La nostra giovinezza politica cullata nelle occupazioni universitarie e maturata nelle federazioni giovanili dei partiti politici, si era interrotta bruscamente quando, nel teleschermo, Falcone e Borsellino c'erano scoppiati in faccia. E da quella scatola, l'esplosivo non avrebbe mai più cessato di scuoterci, maltrattando i nostri occhi, come l'11 settembre, quando il fuoco delle due torri avvolse, per sempre, le nostre passioni globali, tramutandole d'un tratto, in un pozzo nero di paure. Ma il disincanto non aveva ancora del tutto colonizzato le nostre menti e credevamo che una qualche forma di riscatto potesse avvenire, continuand...